Trasferirsi in una nuova città significa dover ricominciare tutto, creare nuove abitudini ed anche nuove amicizie.
Il mondo è sempre stato in movimento. Già dai tempi antichi le persone si spostavano da un paese all’altro. I mezzi, certo, erano diversi, prima a piedi o su un cavallo, poi con le carrozze e le navi, per arrivare ai treni e le prime vetture.
Nei tempi moderni poi I mezzi sono diventati sempre più veloci. Oltre al fatto che quasi tutti possiedono una macchina personale, per le grandi distanze ci sono gli aerei. Conoscere gente diversa è, quindi, un fatto che fa parte della storia umana.
Con il sopraggiungere della tecnologia è diventato più difficoltoso. L’era digitale fatta di messaggi, chiamate, video e social ha inibito parecchio la socialità reale, quella che comporta l’instaurarsi di relazioni vis a vis. Quando ci si trova in una nuova realtà vengono meno i punti di riferimento che magari si hanno da una vita,
Il primo impatto è la solitudine e tra i posti più veloci dove poter fare conversazione ci sono il bar ed il parco. Questo primo passo può aprire la porta anche a relazioni inaspettate, non solo di conoscenza, ma anche di amicizia.
Sicuramente il segreto sta nell’atteggiamento mentale, nel non avere paura delle incognite e di affrontare una nuova vita. E’ certo una sfida anche con sé stessi ed è buona cosa prenderla come se fosse una pagina bianca sulla quale scrivere il capitolo del proprio futuro.
Serve avere un atteggiamento di apertura e curiosità in modo che ogni incontro possa trasformarsi in un’esperienza unica. Questo non significa non avere buon senso o la giusta attenzione, ma di certo nemmeno avere pregiudizi.
Essere autentici è ciò che più apre le porte della relazione con gli altri. Per cui il cambiamento, oltre che esteriore è interiore, perché richiede di lasciare andare le proprie mappe mentali. E fare posto al desiderio del conoscere persone, luoghi, situazioni ed eventi.
Le occasioni più facili riguardano appunto i posti di incontro sociale, oltre alle caffetterie, anche progetti culturali, fiere, gallerie d’arte o feste danzanti. L’approccio con gli altri avviene soprattutto nella condivisione di interessi comuni per cui si apre più facilmente una conversazione.
In genere, per tutto questo, ci vuole del tempo e un po ‘di pazienza, ma è un’importante occasione per potere sviluppare anche un ascolto di sé stessi, lavorare sull’autostima uscendo da quella che si definisce la comfort zone.
Passeggiare per le vie cittadine, cominciare a conoscere l’area urbana in cui si vive, vedere quali sono i locali e gli eventi che vengono organizzati sono tra le prime cose da fare.
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