Sembra di essere a Roma e di trovarci davanti al Colosseo ma in realtà siamo in Sicilia. Vieni a scoprire di più.
In Italia ci sono tantissimi anfiteatri romani ognuno con le sue caratteristiche e risalente proprio all’epoca romana. Infatti siamo in Sicilia qui ma ci sembra di essere a Roma davanti al Colosseo. Arrivare qui e visitare questo anfiteatro è davvero semplice. Andiamo a vedere qualche dettaglio in più e dove si trova nello specifico.
Come abbiamo detto siamo in Sicilia ma ci sembra di essere a Roma. Protagonista di quello che può sembrare uno scambio è il Colosseo. Quello che si trova a Roma è famosissimo in tutto il mondo e non ha certo bisogno di presentazione. Però come detto in tutta Italia sono presenti Anfiteatri Romani.
Quello presente in Sicilia si trova nello specifico a Catania e viene chiamato da tutti il Colosseo nero. Questo si trova al centro della città, quella che spesso viene chiamata Catania Vecchia proprio perché racchiude lì il suo centro storico. Il nome che spesso gli viene attribuito è legato proprio all’Anfiteatro Romano.
L’Anfiteatro Romano presente a Catania è conosciuto con l’appellativo di Colosseo nero e il suo nome non è identificabile nella possibile imitazione dell’architettura mentre l’aggettivo nero centra qualcosa con l’Etna. Quest’Anfiteatro include la storia di Catania ed è simbolo d’orgoglio per i cittadini.
Ma qual è la storia di questo Anfiteatro Romano? In che periodo è stato costruito? Andiamo a vedere di seguito la storia del Colosseo nero di Catania che è stato colpito anche da una violenta eruzione dell’Etna e la leggenda che si narra dietro questo Anfiteatro. Tutti i dettagli.
Non si sa la data precisa di costruzione dell’Anfiteatro Romano presente a Catania chiamato anche Colosseo nero. Alcuni studiosi hanno collocato intorno al II secolo d.C. la sua costruzione. Secondo questi fu costruito per le famose battaglie Naumachie ovvero battaglie navali fra i gladiatori.
Tra il 495 e il 525 d.C. il Colosseo nero era già presente lì e in quel periodo pare che si trovasse in condizioni prearie. Fu abbandono e non fu utilizzato. Gli stessi cittadini chiesero di poter utilizzare le sue pietre per altre costruzioni. Quest’Anfiteatro è davvero molto grande poiché ha una circonferenza di 300 metri.
Era fatto con pietra lavica e marmi pregiati ed era il secondo al mondo per grandezza dopo il Colosseo presente a Roma. Fu anche soggetto ad una violenta eruzione dell’Etna. Era circa il 252 d.C. e l’eruzione arrivò quasi a fagocitarlo. A salvarlo il velo di Sant’Agata che fermò la calata di schiuma di lava.
Negli anni successivi però fu sommerso dal nero della lava che finì per farlo scomparire. Solamente nel 1904 si iniziarono i lavori di scavo che riportano alla luce l’opera romana. È così che il Colosseo nero è stato restituito alla sua città e ai suoi cittadini dopo secoli e secoli.
Intorno al Colosseo nero c’è anche una leggenda. Alcune credenze popolari lo associano alla scomparsa di una scolaresca. Quest’evento non ha una data precisa ma pare che un’intera classe di scuola che era in visita al posto non ha mai fatto ritorno. Questi si erano addentrati nei cunicoli sotterranei.
Si parla di 25 bambini e 4 maestre che andarono in una parte dell’Anfiteatro chiusa al pubblico. Le ricerche furono fatte ma non ci fu nessun ritrovamento. Si tratta di un mistero che non trova evidenza dagli esperti che conoscono il modo di costruzione degli antichi Romani.
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