Nella fossa delle Marianne la temperatura raggiunge dei gradi che nessuno si sarebbe mai aspettato. Ecco a quanto ammonta la temperatura media.
Nel mondo ci sono delle zone che sono considerate uniche per via della loro conformazione che si è andata creando anno dopo anno. E dove è possibile trovare fauna e flora tipica di quel luogo.
La natura, ha fatto si, che nel corso dei secoli si siano formate determinati fenomeni che hanno dato a vita a spettacolari scenari che conquistano i visitatori di tutto il mondo e sono rimasti immutati nei secoli.
Nel 1872 nell’Oceano Pacifico, fu effettuata una spedizione che terminò nel 1876 ed è considerata la prima vera e propria esplorazione oceanica che fu rinominata, spedizione Challenger.
Il nome, venne preso dalla nave HSM Challenger che fu data in dotazione per la spedizione. E proprio durante questa, fu scoperta una grossa depressione oceanica la cui profondità rivelata fu di 8.184 m.
Qualche anno dopo, nel 1899, per via di alcune rilevazioni da parte della carboneria statunitense Nero, la profondità di questa depressione fu rivelata di circa 9.636 metri per poi diventare di 10.900 m dopo l’esplorazione con un sonar da parte della Royal Navy con la Challenger II.
Il rilevamento, fu in seguito rettificato e la profondità comunicata fu di 10.863. Poi con gli anni grazie ad altre rilevazioni e alla tecnologia sempre più dettagliata, il numero della profondità è cambiato nel corso degli anni.
Il nome della fossa, ossia delle Marianne, è dovuto alla vicinanza con le isole omonime che secondo alcuni studiosi sembrano siano state chiamate in questo modo per onorare Marianna d’Austria.
Su questa depressione sono nate molte leggende che vedono la presenza di mostri marini e di creature fantastiche che vivono nelle profondità degli abissi e che raggiungono dimensioni spropositate.
Queste voci, sono state messe in circolo dopo che, in questa fossa, sono stati ritrovati alcuni crostacei simili a dei gamberetti di oltre 17 cm. Una dimensione molto diversa dalla loro originaria che invece misura un pollice.
Considerato il punto più profondo sulla Terra, la Fossa delle Marianne, è considerato anche il posto più buio del mondo dato che il sole non penetra a più di 150 metri di profondità e per questo fa anche molto freddo.
Secondo alcune rilevazioni, in questa depressione, la temperatura media è di 3 gradi Celsius ed è quella più calda mai raggiunta in assoluto.
Un oceanografo, di nome Jacques Piccard, nel 1960 assieme al tenente Dos Walsh è andato nel profondo della Fossa e ha ammesso che nonostante la temperatura si aggirava intorno ai 3.5° all’interno del batiscafo si riusciva a riscaldarsi fino ad un massimo di 8-10°.
Nonostante le condizioni particolari, i due uomini sono riusciti a resistere sul fondo della depressione per 20 minuti. Riuscendo a vedere un animale simile ad una sogliola e un gamberetto che sono passati davanti al loro mezzo.
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