Se ricercate le cause dell’effetto serra, per lo meno del primo effetto serra della storia del nostro pianeta, beh, potreste rimanere molto sorpresi: parrebbe, infatti, che la colpa sia dei dinosauri. O per meglio dire, delle loro flatulenze.
Brr, non voglio nemmeno immaginare dal vivo un dinosauro, figuriamoci poi pensare alla quantità di gas che potevano essere prodotti dai loro giganteschi intenstini!
Eppure, non una cosa così astrusa il problema del riscaldamento globale causato dalle flatulenze prodotte da animali di grosse dimensioni: basti pensare che in epoche più recenti, anzi contemporanee, sono molti gli studiosi che hanno lanciato lo stesso allarme riferendosi alle mucche. E se paragonate l’intestino di un bovino a quello di un dinosauro, beh, è evidente che abbiamo un problema, Watson.
Entrando più nel dettaglio di questo avvincente argomento, pare che i responsabili dell’effetto serra fossero i Sauropodi, ovvero giganteschi dinosauri, vissuti 150 milioni di anni fa, caratterizzati dall’avere un collo molto lungo e una dieta vegetariana: la qual cosa provocava un certo fermento nei loro stomaci, con la tragica conseguenza di emissioni di metano – sottoforma di flatulenze – in quantità decisamente elevate.
Sapete quanto?
Secondo gli studiosi, circa 520 milioni di tonnellate all’anno. Mica bruscolini.
Triassico e Giurassico saranno anche state ere caratterizzate dall’assenza di industrie e relative scorie, ma quanto a inquinamento si era ben lungi dallo stare sereni. I tre studiosi che sono giunti a dare la colpa ai dinosauri per il primo effetto serra preistorico, infatti, sono partiti proprio dal problema dei gas emessi dagli allevamenti di bovini. E sono giunti alla conclusione che, in realtà, “i dinosauri potrebbero aver prodotto più metano di quello che oggi viene immesso nell’atmosfera da tutte le fonti, sia quelle naturali che quelle create dall’uomo“, ha dichiarato David Wilkinson, della Liverpool John Moores University.
Ora, pare che il problema riguardasse esclusivamente i dinosauri erbivori, che assumendo più vegetali si scontravano maggiormente col problema della fermentazione nell’intestino e, di conseguenza, nella produzione di gas da parte dei batteri che risiedevano in quella vasta zona dei loro corpi. Un problema che invece non affliggeva il temibile Tirannosauro, che avendo notoriamente una dieta carnivora produceva anche meno gas.
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