Bologna, la città emiliana ricca di tradizioni e di cultura, nasconde luoghi molto particolari che vale la pena visitare.
Uno degli edifici storici di culto da visitare è la Chiesa di Santa Maria Maddalena in via zamboni al numero 47, nel centro della citta. L’edificio risale all’XI secolo ed ha un’unica navata divisa in tra campate.
Un luogo di culto ricco di opere da ammirare, ma presenta anche un elemento nuovo e moderno che pochi conoscono. Si tratta dell’opera che porta il titolo La Porta del Sorriso, o Mind the Door!
Voluta dal Priore Parroco Don Pierluigi Toffenetti che la commissionò al collettivo di artisti Antonello Ghezzi. Si tratta di una porta particolare installata all’entrata centrale della Basilica.
I fedeli ed i visitatori la possono aprire solo in un modo: grazie ad un semplice sorriso. Per poterla costruire gli artisti hanno dovuto collaborare con aziende specializzate nel campo dell’automazione.
Inoltre, hanno partecipato alla realizzazione i ricercatori specializzati del Dipartimento di Elettronica Informatica e Sistemistica della Facoltà d’Ingegneria di Bologna. Alcuni studenti hanno messo a punto il programma che permette di riconoscere il sorriso che innesca l’apertura delle porte automatiche.
L’opera è stata esposta nel 2012 e lo stesso anno fu installata nel Centro Nazionale per l’Arte Contemporanea della capitale russa. Un altro posto particolare da vedere nella città emiliana è la Finestrella di Via Piella 16/a e 18/a, che si trova sul ponte.
Tra i palazzi scorre un tratto di acqua che non è stato ricoperto nel dopoguerra. Aprendo la finestrella si può ammirare un panorama inaspettato, il Canale delle Moline che scorre, per parte del suo tratto, tra le case.
Per questo, in passato è rimasto a lungo nascosto alla vista. Non a caso la zona è conosciuta come la piccola Venezia. Un ultimo posto particolare da visitare è il Corpus Domini, in via Tagliapietre, 19.
Uno dei luoghi di culto più amati dai devoti è conosciuto popolarmente come la Chiesa della Santa. La costruzione dell’edificio avvenne tra il 1477 e il 1480 per mano di Francesco Fucci da Doccia e Nicolò Marchionne da Firenze.
Ciò che rimane di quel periodo è solo la facciata visto che Giacomo Monti ristrutturò completamente la Chiesa nel 1687. Inoltre la struttura subì notevoli danni durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Il suo interno ospita dipinti interessanti, tra questi, alcuni di Lodovico Carracci ed altri del Franceschini, e le tombe di Laura Bassi, una famosa scienziata del XVIII secolo e del fisico Luigi Galvani.
La particolarità sta nel fatto che all’interno del Santuario è conservato il corpo mummificato di Santa Caterina de’ Vigri, religiosa e prima Badessa delle Clarisse del Corpus Domini della città. Fu canonizzata da Papa Clemente XI nel 1712.
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