Scoperte archeologiche che avvengono quasi per caso. Come in questa storia, un bimbo trova un oggetto storico giocando in giardino. Di che si tratta?
Il mondo dell’archeologia ci ha ormai abituato ai frequenti colpi di scena e a ritrovamenti inaspettati. Sappiamo che spesso importanti reperti vengono individuati nel corso di scavi già in corso su siti molto importanti, o ancora nell’ambito di scavi preventivi per verificare la presenza o meno di aree storiche prima di procedere a nuove costruzioni. O anche, come nella storia di oggi, da parte di privati cittadini.
Spesso sono infatti cittadini comuni ad imbattersi in incredibili ritrovamenti. Accade quando ci si diletta con metal detector amatoriali o anche nell’ambito di normali passeggiate nella natura. Ancora più incredibile se ad aggiudicarsi una grande scoperta è addirittura un bambino.
Nella storia che raccontiamo oggi è infatti un bimbo di 12 anni che trova un oggetto storico di grande importanza. Come? Semplicemente giocando in giardino.
Ci troviamo in Polonia ed il piccolo archeologo improvvisato si chiama Witold Boltuc, che lo ha rinvenuto in un parco. Pur non capendo esattamente di cosa si trattasse, ha capito immediatamente però che l’oggetto potesse essere di importante valenza storica e pertanto insieme ai genitori lo ha prontamente segnalato alle autorità. Ad intervenire immediatamente sono stati i Beni Culturali della regione.
Che hanno potuto identificare una mazza a stella, databile intorno al XII e il XIV secolo. Non stupisce che questo reperto sia stato trovato in questa zona, pare nelle vicinanze di un fienile di Klondica, dove in passato erano già stati effettuati degli scavi.
Non ha stupito molto le autorità coinvolte questo ritrovamento, perché in passato ne sono stati rinvenuti altri simili. Pare che si tratti di una arma in metallo con al centro un foro, praticato per poterla meglio posizionare sopra un bastone in legno o in metallo.
Si chiamano in gergo Bulawy armi di questo tipo. Pare che fossero molto diffuse nell’Europa Medievale, che fossero derivanti dalla tradizione nomade. A volte erano anche un simbolo di potere. Se utilizzati nella parte superiore di un bastone, servivano principalmente per difendersi dalle aggressioni animali. Si tratta infatti di oggetti davvero capaci di infliggere ferite particolarmente laceranti. A volte potevano anche essere utilizzati come sfollagente da chi era parte della guardia di qualche nobile signore.
Ad esempio nel nostro paese oggetti simili erano utilizzati anche da figure che avevano il ruolo di fare propaganda per il governo. Dunque con mezzi spesso anche intimidatori. Figure che erano indicate genericamente come mazzieri. Tornando però al reperto polacco, quello ritrovato dal bimbo misura 72 mm ed è in bronzo. Ora il reperto verrà custodito dal Museo di Nadwiślański, così presto potrà essere visto anche dai cittadini.
Una scoperta che rende il territorio attorno a Klondica ancora più interessante dal punto di vist archeologico.
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