Alla scoperta di Atrani, il borgo più piccolo e poco conosciuto della famosa Costiera Amalfitana.
Con i suoi 0,1206 chilometri quadrati di superficie, Atrani è il borgo più piccolo d’Italia. Si tratta di un grazioso centro arroccato tra la roccia e lo spettacolo del mare, tra i profumi partenopei e le storie d’arte e cultura che ha da raccontare.
Seppur piccolo e meno noto dei vicini Positano e Amalfi, questo borgo ha infatti un grande passato. Il suo centro, Atranum, ha origine romane e, in seguito alla formazione della Repubblica Marinara di Amalfi, è diventato nel periodo etrusco e poi greco uno scalo marino di grande importanza.
Nel corso del tempo è stato occupato da Normanni, Svevi, Francesi e Spagnoli fino ad essere conquistato dai Borboni che lo hanno reso non solo un centro turistico, ma anche luogo di produzione di tessuti, carta e pasta.
Viste le sue ristrette dimensioni, Atrani è visitabile tranquillamente a piedi e in pochissimo tempo. Piuttosto che seguire un itinerario preciso, la cosa migliore da fare è perdersi tra le strette e piccole viuzze, tra le piazze e i vicoli caratteristici che dal centro storico portano verso il mare.
La piazzetta è il centro del paese, il piccolo salotto di Atrani e lo sbocco panoramico e scenografico che si affaccia sulla costa. È il posto perfetto per godere appieno dell’atmosfera tipica della Costiera Amalfitana, magari sorseggiando o mangiando le specialità locali e osservando il tramonto.
A pochi passi dalla Piazzetta si trova la Chiesa di San Salvatore de Birecto, costruita intorno al X secolo. È uno degli edifici più antichi anche se l’esterno è stato ricostruito nel 1700 in stile neoclassico, ed era il luogo dove venivano incoronati un tempo i duchi di Amalfi.
Meritano una visita anche la Collegiata di Santa Maria Maddalena, fondata nel 1274 sui ruderi di una rocca medievale sul promontorio con vista su Salerno, la Cappella di Santa Maria del Bando, il Monastero francescano di Santa Rosalia, la Chiesa di Santa Maria Immacolata, la Cappella di San Gertrude e la Chiesa di San Michele Fuori le Mura.
Masaniello è l’eroe napoletano diventato durante il Risorgimento figura simbolo del patriottismo italiano. La tradizione popolare vuole che Tommaso Aniello d’Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello, trovò rifugio proprio in questa grotta mentre era in fuga dalle truppe spagnole.
La Grotta di Masaniello si trova nei pressi della Collegiata di Santa Maria Maddalena, scendendo una cinquantina di scalini, è presenta ancora alcuni segni del passaggio dell’uomo, come delle piccole vasche scavati nella roccia per la raccolta delle acque piovane.
La Torre dello Ziro è una testimonianza ancora vivente dell’antico sistema di fortificazione di Atrani, fatto di mura, castelli e torrioni. Questa torre, in particolare, è nota per alcune vicende storiche che la videro protagonista. Proprio qui è stata imprigionata nel XVI secolo la duchessa Giovanna d’Aragona insieme ai suoi figli, con l’accusa di intrattenere una relazione amorosa con il suo servitore: per questo venne giustiziata dal suo stesso fratello.
Questa storia ha fatto sì che la Torre diventasse sede di storie di fantasmi e apparizioni, tanto che un tempo si credeva che fosse davvero infestata. Sarà vero?
Questa è una delle spiagge più caratteristiche della Costiera Amalfitana. è frequentata per lo più dalle famiglie con bambini, vista la sua comodità. La spiaggia è piuttosto piccola, ma davvero meravigliosa e perfetta per fare un tuffo in tutta tranquillità e prendere il sole. Il lido è diviso in due parti dalla foce del fiume Dragone ed è custodito all’interno di un’insenatura protetta e incantevole dal punto di vista paesaggistico.
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