Stai pensando di trasferirti in Argentina? Ecco una lista di pro e contro che potrebbero aiutarti nella scelta.
L’Argentina rappresenta una seconda casa per gli italiani, tant’è che Buenos Aires è considerata la città più italiana all’estero fuori dallo stivaletto. Non è raro trovare italiani che ancora oggi decidono di trasferirsi perciò in questo accogliente Paese del Sud America, per tentare fortuna o addirittura andare a trovare dei parenti lontani. Già dall’800 le migrazioni di italiani verso l’Argentina furono massicce e ciò spiega perché oggi un italiano visitando questo paese si senta quasi a casa propria.
Prima di imbarcarvi però in quest’avventura, è sempre bene considerare i pro e i contro di trasferirsi in una nazione straniera.
L’Argentina è oggi il paese che ospita la comunità italiana più grande al mondo: oltre 921mila italiani hanno scelto questa meta come seconda casa, cioè il 15,5% del totale della popolazione. C’è da dire che il costo della vita è decisamente inferiore rispetto ad altri paesi, ciò dipende dal fatto che l’inflazione qui è molto alta e porta la moneta corrente a perdere potere d’acquisto. Il risultato è che anche gli stipendi medi, purtroppo, sono molto bassi: secondo le ultime statistiche lo stipendio medio lordo corrisponderebbe in media a 35.000 pesos, circa 270 euro.
Se rapportato poi al costo della vita nelle città, il vostro budget varierà sensibilmente a seconda se vi trovate a Buenos Aires o altre zone rurali del paese.
Il vostro primo pensiero sarà sicuramente prendere casa in Argentina. I costi variano notevolmente a seconda se si parla di affittare o comprare un immobile: nel primo caso, i prezzi variano dai 400 euro per una stanza singola ai 1.000 per un intero appartamento. Quindi tendenzialmente prezzi più bassi rispetto all’Italia, perché rapportati a stipendi più bassi. Nel caso invece di comprare casa, una casa di medie dimensioni in Argentina si aggira intorno al costo di 50mila euro. I prezzi tenderanno a cambiare ovviamente in base ai quartieri: in quelli più esclusivi di Buenos Aires, come Recoleta o Palermo, i prezzi per l’affitto possono arrivare anche a 1.600 euro al mese. Tenderanno invece a scendere per esempio a Còrdoba (una camera in affitto viene, in media, 300 euro al mese, mentre un intero appartamento 500 euro al mese).
Anche mangiare costa meno in Argentina, perché sempre in riferimento agli stipendi molto bassi. Per una birra alla spina da 0.5 litri si spenderanno per esempio circa 2-3 euro, mentre mangiare in un ristorante di fascia media può andare dai 6 fino ai 25 euro. Per chi volesse andare al minimo, ci sono comunque sempre i fastfood, con un costo di circa 5 euro.
In definitiva, abbiamo visto che vivere in Argentina può avere il vantaggio di sentirsi “a casa” grazie al folto numero di italiani che da secoli l’ha scelta come destinazione. Tuttavia però gli stipendi sono molto bassi, ed ecco anche perché il costo della vita è molto basso. Di buono c’è inoltre l’ottimo clima, per cui le estati sono calde e gli inverni di breve durata, con temperature che non scendono sotto i 10 gradi.
Da considerare però c’è l’instabilità politica del Paese, che potrebbe compromettere la nostra permanenza in Argentina. Inoltre, l’Argentina manca di alcuni servizi essenziali a cui magari siamo abituati in altri Paese, per esempio le grandi catene di negozi e i brand che più conosciamo in Occidente.
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