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Lazio

Antiche abbazie del Lazio, luoghi storici da visitare almeno una volta

Ami l’architettura e il silenzio? Perchè non organizzare un tour delle più affascinanti antiche abbazie del Lazio?

Abbazia di Valvisciolo – viaggi.nanopress.it

Luoghi pensati innanzitutto per la contemplazione del divino, le abbazie sono ora spesso veri e propri scrigni che nascondono tesori architettonici e artistici di altissimo livello o che raccontano la storia attraverso i segni lasciati sulle proprie rocce. Tutto il Lazio è punteggiato di antiche abbazie che possono diventare mete per gite fuori porta o punti di un itinerario più lungo.

Abbazia di Farfa

L’abbazia benedettina di Santa Maria di Farfa è un luogo che ha una storia lunghissima da raccontare ai visitatori. Una storia cominciata intorno al 560 d.C. e che è arrivata fino ad oggi. L’abbazia è visitabile con prenotazioni e per gruppi di massimo 10 persone.

Abbazia di Farfa – viaggi.nanopress.it

Il biglietto costa 5 euro per l’abbazia e due euro e 50 centesimi per il borgo, con i bambini sotto i 6 anni che non pagano. Il percorso guidato si snoda all’interno del monastero ma sempre nel rispetto delle eventuali attività liturgiche all’interno. Molto famosa è l’erboristeria dell’abbazia, un luogo in cui vengono messi a disposizione dei visitatori prodotti che provengono da molti monasteri italiani e stranieri.

Abbazia di Montecassino

Un altro luogo iconico che si trova nel Lazio è l’Abbazia di Montecassino. Diventata suo malgrado celebre durante la Seconda Guerra Mondiale quando fu oggetto di un pesante bombardamento che ne distrusse buona parte delle costruzioni. Il lavoro che è stato fatto poi per riportare l’abbazia alla sua forma originale permette ora di ritornare indietro nel tempo.

Oltre a seguire la storia del bombardamento, raccontata all’interno di alcune sale, molto interessante è la collezione di opere d’arte e oggetti che qui si trova. Tra i reperti più affascinanti il placito di Capua: il documento che gli storici della lingua italiana ritengono uno dei primissimi esempi dell’applicazione della nostra lingua in un documento scritto ufficiale.

Abbazia di Fossanova

L’abbazia di Fossanova si trova a Priverno, provincia di Latina ed è uno dei luoghi del cuore FAI. La storia dell’abbazia comincia poco dopo l’nno Mille ed è tutta da visitare soprattutto per gli amanti della storia dell’architettura. L’abbazia, infatti, è un magistrale esempio di gotico italiano.

E, a differenza di altri luoghi di culto, qui la storia sembra effettivamente essersi fermata. Non ci sono aggiunte o modifiche. L’abbazia è stata a lungo luogo di sepoltura di San Tommaso d’Aquino, anche se ora le spoglie del Santo sono state trasferite altrove. Molto scenografica anche la posizione stessa dell’abbazia che, a differenza di altri luoghi di questo tipo, non si trova isolato sulla cima di una collina o di una montagna ma all’interno di una depressione del terreno circondata da alberi.

Abbazia di Valvisciolo

Sempre in provincia di Latina, nella zona di Sermoneta, si trova l’Abbazia di Valvisciolo. A poco più di 100 metri sul livello del mare, questa abbazia è stata costruita tra il 1150 e il 1170 ed è un bell’esempio dello stile romanico. Interessante la storia dei suoi primi abitanti, un gruppo di monaci greci brasiliani, che sarebbero poi stati sostituiti nel tredicesimo secolo addirittura dai templari. L’abbazia è diventata un’abbazia cistercense poi nel quattordicesimo secolo. Proprio nell’abbazia di Valvisciolo è stato ritrovato un esemplare del misterioso palindromo SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS, con le parole non disposte una sotto l’altra ma a disegnate dei cerchi concentrici.

Certosa di Trisulti

Nel comune di Collepardo, provincia di Frosinone, si trova la Certosa di Trisulti. Edificata a poco più di 800 metri sul livello del mare, è diventata monumento nazionale già nella seconda metà del 1800 ed è gestita ora dal Ministero dei beni e delle attività culturali.

La sua fondazione risale a San Domenico da Sora, prima dell’Anno Mille, anche se la struttura che si vede adesso risale invece al 1200 circa. All’interno della struttura, che è protetta dalle stesse mura che compongono gli edifici, trovano posto la chiesa di San Bartolomeo detta anche chiesa della Vergine Assunta o chiesa di San Bruno e una farmacia risalente al diciottesimo secolo che è rimasta inalterata nel tempo. Al suo interno si trovano infatti ancora gli arredi originali e le decorazioni parietali.

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