Un nuovo episodio accaduto in Antartide sta preoccupando tutti gli studiosi. Ecco cosa è successo.
Se pensiamo ad uno dei luoghi più freddi della terra, tutti quanti noi pensiamo all’Antartide che è uno dei continenti più vasto dopo l’Asia, l’America e l’Africa ed è completamente ricoperto dalla calotta glaciale artica.
Questo continente è costituito dal 98% di banchisa artica e per questo la presenza di questo ghiaccio lo ha fatto diventare il più freddo di tutti e per via del territorio inospitale è l’unico dove i suoi abitanti sono nomadi e non ha delle presenze fisse.
Nell’immaginario collettivo, dato anche da leggende e storie fantastiche, in questi posti vivono creature come lo yeti che grazie alla sua pelliccia riesce a sopportare le basse temperature e a vivere nonostante il gelo torrido.
Ma l’habitat di questo essere pare sia in pericolo, infatti da quando sono iniziate le prime ricerche tramite rilevamenti satellitari, all’incirca 40 anni fa, non si era mai verificato quello che è stato notato negli ultimi tempi.
La superficie del ghiaccio marino si è ridotta notevolmente passando dal dato negativo di 3,22 milioni di km quadrati rilevati a gennaio su una superficie molto più vasta a 2,2 milioni di km quadrati nell’Oceano Atlantico.
I dati, sono stati riportati da Christian Haans, dell’Alfred Wegener Institute, nonché capo della sezione del Ghiaccio Marino che ha affermato che l’8 febbraio si è notato come l’estensione dei ghiacci ha avuto un notevole calo e dato negativo.
Per questo, dice Haans, si potrebbe verificare un minimo storico che continuerà fino alla fine di febbraio, e che il declino del ghiaccio in Antartide si è verificata a cominciare da sei anni fa.
Prima di allora, per ben 35 anni, questo fenomeno non si era mai verificato e il ghiaccio sulla superficie dell’Antartide era rimasto invariato e solido senza alcuna preoccupazione da parte degli studiosi.
Questo ha portato ad avere un drastico scioglimento a dicembre 2022 dove come conseguenza si è avuta la scomparsa dei ghiacci dal mare di Bellingshausen e situazione simile anche nel mare Amundesn, dove però non si è sciolto del tutto.
Per questo motivo, una nave sta verificando tramite testimonianze ereditate dalla presenza di antichi ghiacciai cosa può essere accaduto in questo periodo e cosa ha portato a questa situazione.
Karsten Gohl, responsabile della spedizione geofisica dell’Helmholtz Center for Polar and Marine Research (AWI), ha spiegato che in tanti anni non si era mai vista una situazione simile.
Per questo motivo, nonostante lo strato antartico sia imprevedibile da vedere riguardo la sua formazione differentemente da quello artico, e che lo scioglimento rende favorevole il lavoro su molti campi, la situazione è preoccupante.
A far suonare il campanello d’allarme, da parte degli studiosi, non è tanto lo scioglimento in sé, ma il modo in cui questo è avvenuto in tempi così rapidi e ci si sta domandando cosa aspettarsi visto la velocità in cui questo ghiaccio si sta sciogliendo.
Non resta che attendere nuove rilevazioni e capire cosa davvero sta accadendo in Antartide e quanto possa essere pericoloso per il pianeta lo scioglimento del suo ghiaccio marino.
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