Se ti sei sempre chiesto perché al decollo e all’atterraggio si spengono le luci, eccoti la risposta: è solo per il tuo bene.
Oramai siamo soliti prendere gli aerei così spesso che possiamo dire di conoscerli bene e sapere perfettamente come funziona il tutto una volta a bordo.
Sappiamo che dobbiamo spegnere i cellulari per evitare interferenze, sappiamo che è meglio non bere bevande a base d’acqua perché non esattamente potabile, e che dobbiamo tenere allacciate le cinture di sicurezza per evitare qualsiasi inconveniente, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio.
Proprio queste, infatti, sono le più delicate di tutto il volo e quelle durante la quale bisogna prestare maggior attenzione alle norme di sicurezza.
A questo proposito, c’è qualcosa che abbiamo scoperto in merito al perché si spengono le luci al decollo e all’atterraggio.
Anche in questo caso, il motivo è legato alla sicurezza dei passeggeri. Per capire meglio il meccanismo di questa procedura, dobbiamo un attimo concentrarci sul funzionamento del nostro occhio.
Saprai già che qualsiasi luce generata da una fonte luminosa o riflessa da un oggetto, viene percepita dal nostro occhio nel momento in cui colpisce la retina. Questa, a sua volta, è composta da recettori oculari che si suddividono in coni e bastoncelli.
I primi sono attivi quando c’è tanta luce, quindi soprattutto di giorno, e ci permettono di riconoscere i colori nelle tonalità del blu, verde e rosso, e di conseguenza tutte le altre sfumature.
I secondi, invece, si attivano quando la luce è poca e ci permettono di distinguere forme e movimenti, ma non i colori.
Un ruolo fondamentale nella percezione della luce ce l’ha poi anche la pupilla. Questa, come sai già, si contrae o si dilata per evitare che la retina riceva troppa luce in caso di forte illuminazione o per assicurare che ne ricevi a sufficienza in caso di buio.
Quando la retina riceve troppa luce, può subire gravi danni ai coni e ai bastoncelli senza che noi ce ne rendiamo conto, e quando la riceve in modo improvviso ne rimaniamo abbacinati.
Al contrario, quando entriamo in un ambiente oscuro abbiamo bisogno di almeno 15 secondi prima di adattarci alla nuova condizione e quasi un’ora per abituarci del tutto.
Fatta questa premessa, potrai adesso intuire il perché le luci degli aerei si spengono o si abbassano durante il decollo o l’atterraggio.
Il pilota Chris Cooke ha personalmente rivelato al magazine Travel+Leisure che spegnere o abbassare le luci in queste delicate fasi, specie se si vola in notturna, è una misura precauzionale fondamentale.
Serve infatti agli occhi dei passeggieri ad abituarsi al buio e a individuare meglio le uscite d’emergenza nel caso in cui qualcosa andasse storto durante il volo.
In questo malaugurato caso, ogni passeggero a bordo sarà capace di muoversi meglio perché già adattato all’ambiente. Per lo stesso motivo, durante il volo, le tendine dei finestrini devono rimanere alzate. In caso di necessità, senza illuminazione, la luce naturale che viene da fuori può aiutare i passeggeri a trovare la via d’uscita e mettersi in salvo.
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