Unica ed affascinante, Napoli è uno dei luoghi più ricchi di monumenti, arte e storia al mondo e tre di questi sono tra i più caratteristici.
Definita dalla BBC come la città italiana con troppa storia da gestire, Napoli è una fonte inesauribile di meraviglie. il centro storico è Patrimonio dell’Umanità dal 1995. Ospita molti edifici antichi importanti come la Basilica di San Lorenzo Maggiore, con il campanile risalente al XV secolo.
Poi ancora la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giorgio Armeno. Accanto vi sono molti negozi caratteristici che vendono presepi. Tra i monumenti e gli edifici storici, in Vico del fico al Purgatorio, c’è anche una tappa diversa dal solito, si tratta di un naso molto conosciuto tra i napoletani, ed è quello di Pulcinella.
Non è una scultura antica. E’ stata infatti realizzata da Lello Esposito e poi donata alla città nel 2012. L’opera di bronzo rappresenta il volto della famosa maschera partenopea. Tra i cittadini, conosciuti da sempre anche per la loro scaramanzia e superstizione, è nata la nuova usanza di toccare quel naso perché pare portare fortuna.
Un gesto che comincia a fare parte del tessuto sociale e delle sue tradizioni. Non molti lo sanno, ma sempre più turisti la aggiungono alla lista delle cose da vedere nel proprio tour. Altra meta originale, sempre nel centro storico è il Palazzo dello Spagnolo in via Vergini 19, edificato nel 1738 su commissione del Marchese Moscati.
Un’opera monumentale con stucchi rococò, che venne acquistato, in seguito, da Tommaso Atienza, soprannominato lo Spagnolo, da cui il nome del palazzo. Successivamente fu diviso in diverse proprietà private.
Ad oggi, la Regione ha acquistato solo due appartamenti all’ultimo piano. E’ in stile barocco ed è stata teatro di diversi set cinematografici. Nel 1961 il Giudizio universale con De Sica, nel 1973 PIedone lo sbirro, nel 1981 La pelle, nel 1983 Mi manda Picone e nel 2010 Passione.
Infine, un altro luogo molto particolare da visitare nella città partenopea è la metro Toledo. Definita dal quotidiano inglese The daily telegraph come une tra le stazioni metropolitane più belle, non solo d’Europa, ma del mondo.
Fu progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets ed inserita nelle stazioni dell’arte. L’interno è caratterizzato da due mosaici. Uno si trova nel mezzo e raffigura una tipica scena napoletana con l’immancabile presenza di san Gennaro.
In questo tratto la luce proviene da tre lucernari esterni. Durante gli scavi alcuni operai hanno rinvenuto alcune strutture murarie aragonesi. Il vano ascensore è in pannelli di vetro e un quarto lucernario, decorato a mosaico, si affaccia su via Diaz. Originali anche le pensiline esterne di forma circolare, che sono simili ad ombrelloni.
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