Wrestling alligator negli Stati Uniti

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Il Wrestling Alligator è frutto di antiche tradizioni dei Seminole, una popolazione di nativi americani che nel XVIII secolo si stabilirono in Florida. Nel tempo è divenuto uno sport abbastanza popolare negli Stati Uniti.

E se da un lato crescono le associazioni che si battono per evitare la tortura e l’uccisione di animali a scopo ludico, si pensi in primis nella vicina Spagna, dove da anni si lotta per porre fine alle corride di tori. Dall’altro, gli imprenditori Seminole sperano di riportare il wrestling alligator al suo antico splendore.
Richard Bowers, presidente della tribù indiana dei Seminole della Florida del Sud, ritiene infatti che il wrestling alligator abbia immense potenzialità di crescita. L’intuizione si basa sull’idea che esiste ed esisterà sempre una parte della popolazione che adora vedere sangue nello sport.
E a chi li accusa di crudeltà contro gli animali, gli organizzatori dei vari incontri replicano: molti degli alligatori usati per gli spettacoli di wrestling sono quelli destinati alla soppressione, in questo modo invece vengono salvati. Salvati?

Ma in cosa consiste la lotta con gli alligatori?
I lottatori hanno dieci minuti per trascinare il coccodrillo dalla sua pozza d’acqua, sulla terraferma, dove ognuno mette in mostra una serie di trucchi per annientare il rettile.
Il premio in denaro per chi vince questo tipo di competizione arriva fino ai 10.000 $.

Proprio la scorsa settimana, a Hollywood si è svolta la Freestyle Alligator Wrestling Competition, appuntamento imperdibile per gli amanti di questo sport estremo.

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