Tassa sulle emissioni di CO2: biglietti aerei alle stelle

Aereo
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Da oggi arriva la tassa sulle emissioni di anidride carbonica. Tutte le compagnie aeree (europee e non) dovranno pagare una tassa sulle emissioni di CO2 ogni volta che effettueranno un’operazione di atterraggio o di decollo su una qualsiasi zona del territorio europeo.
La sentenza inizialmente era attesa per gennaio, ma la Corte europea di Giustizia ha deciso di anticiparla ad oggi. Per noi utenti questa tassa verrà a creare danni non indifferenti: i biglietti aerei saliranno alle stelle. Una tassa, che come tutte le altre tasse, sarà il popolo a pagare.
Per cercare di capire nel dettaglio di cosa stiamo parlando ed avere un’idea più precisa di quello che questa sentenza provocherà continuate a leggere dopo il salto.

Quasi 20 stati contro la tassa

Aumentano in questo modo vertiginosamente le possibilità di una nuova guerra commerciale.
I primi contrari a tale operazione sono stati gli americani, ma a nessuna compagnia a livello globale questa tassa sembra semplificare le cose. Contemporaneamente agli USA iniziano a protestare Russia, Giappone ed India insieme ad altri 15 stati.
A pensare solo alla prima fase del progetto, verrebbe da dire che un altro po’ ci si va addirittura a guadagnare: l’Unione Europea infatti offrirà gratuitamente l’85% dei diritti a tutte le compagnie che dovrebbero pagarli. Il sistema che si utilizzerà però è un sistema progressivo che tra il 2012 e il 2020 costerà all’aviazione un totale di oltre 9 miliardi di euro.

Anno nuovo, prezzi nuovi

A subire i danni di questa manovra saremo soprattutto, quasi in toto in effetti, noi passeggeri.
Da gennaio la tassa infatti sarà scaricata sul prezzo del biglietto: ogni passeggero pagherà una cifra compresa tra 1 e 12 euro in più a seconda della tratta che deve percorrere. Ma non solo: la tassa aumenterà anche a seconda del tipo di velivolo utilizzato: la sentenza vuole infatti penalizzare l’uso dei combustibili fossili per proteggere il clima del pianeta. Risulteranno avvantaggiate le compagnie che hanno a disposizione flotte e motori efficienti: tra queste nessuna americana.

Addio voli low cost

A partire dal nuovo anno gli utenti di compagnie di “secondo livello”, i turisti abituati ai voli low cost verranno improvvisamente penalizzati. Saremo insomma costretti a usufruire sempre più di compagnie costose per poter risparmiare: una situazione anomala, ma soprattutto scomoda.
Iniziano già a girare parecchie voci:c’è chi dice che le compagnie cinesi disdiranno gli ordini con Airbus, il costruttore di velivoli con bandiera europea.
Nei prossimi mesi scopriremo la verità: la Cina, ultimamente divenuta famosa anche per la prima portaerei usata al mondo, manderebbe in crisi un intero sistema con una decisione del genere.
Una decisione del genere, secondo le compagnie americane, è solo nociva per l’Europa che rischia di isolarsi dal resto del mondo. Non ci resta che stare a vedere. Il caso sembra essere finito con la sentenza, ma purtroppo per noi passeggeri è appena l’inizio.

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