Ryanair indagata in Francia per lavoro illegale

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Guai in vista per la compagnia low cost più famosa del pianeta, ovvero Ryanair. Dopo aver appena annunciato i nuovi voli da Bergamo a Tallinn in partenza il prossimo dicembre, il vettore irlandese rischia di perdere la sua base di Marsiglia.

La stampa francese ha denunciato l’apertura di un fascicolo, a carico di Ryanair, con l’accusa di lavoro illegale in Francia: le indagini riguarderebbero anche il prestito illegale di manodopera, l’occupazione illegale del personale di bordo e il tentativo di ostacolare l’esercizio dei diritti sindacali. Niente male per la compagnia aerea low cost che voleva le hostess al posto del secondo pilota! Nel mirino del Consiglio di Stato e dei sindacati d’oltralpe, che avevano aperto un fascicolo già lo scorso aprile dopo una denuncia dell’Ufficio Centrale contro il lavoro illegale, sono finiti i 120 dipendenti della base di Ryanair di Marsiglia, tra cui anche alcuni piloti, che lavorerebbero in Francia sotto contratto irlandese: secondo le leggi nazionali, invece, i lavoratori avrebbero dovuto essere dichiarati sul territorio francese, soprattutto perchè Ryanair ha fatto dell’aeroporto di Marseille-Provance la sua prima base transalpina. L’eccentrico patron di Ryanair, Michael O’Leary, che vorrebbe stipare al massimo i suoi aerei introducendo posti in piedi a 5 euro, aveva già minacciato lo scorso maggio di lasciare Marsiglia se la giustizia francese avesse proseguito col dossier. Anche EasyJet era finita sotto accusa lo scorso aprile per lo stesso motivo: in Francia, infatti, un decreto del 2006 stabilisce di sottoporre al diritto francese tutto il personale di bordo delle compagnie straniere basate in Francia. Ryanair, in netta polemica con questa legge, ha fatto ricorso alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo.

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