Polveri sottili: le 3 città più inquinate d’Italia secondo Legambiente

Treno Verde
Treno Verde

Il Treno Verde di Legambiente era partito qualche tempo fa: ha viaggiato per 45 giorni, registrando i livelli di inquinamento atmosferico e acustico delle nostre città. E cosa ha scoperto?

Il Treno Verde di Legambiente ha compiuto 20 anni e i festeggiamenti sono partiti da Roma, seguendo uno speciale itinerario all’insegna dei principi green dell’ecologia.

Un lungo giro attraverso l’Italia che ha portato il Treno Verde a visitare 9 città del nostro territorio, in cui ha fatto tappa per incontri e dibattiti sull’ambiente. Nonché cogliere l’occasione per monitorare aria e rumore.

Il dato più allarmante? Riguarda le polveri sottili, infatti il 35% dei capoluoghi di provincia sfora il limite medio giornaliero consentito per legge di 50 microgrammi su metro cubo da non superare per più di 35 giorni l’anno.

In questa grigia classifica dell’inquinamento da polveri sottili si aggiudicano la maglia nera Torino con 59 sforamenti, Frosinone con 57 e Padova con 56.

Inoltre, il Treno Verde ha registrato che i livelli di decibel riscontrati in tutte le città superano i limiti di tolleranza, in particolare a Messina e Genova.

Nonostante la presenza di piani di zonizzazione acustica per la tutela del territorio, sono presenti immani violazioni dei limiti e dei piani d’intervento volti al risanamento. In alcune città il frastuono urbano appari fuori controllo, come a Messina e Genova.

In generale il treno di Legambiente ha rilevato che il valore in decibel va ben oltre i limiti di tolleranza. Secondo l’ISTAT infatti nel 2008 solo 68 capoluoghi di provincia su 110 avevano approvato un piano di zonizzazione acustica.

Un lungo viaggio quello del Treno Verde di Legambiente e purtroppo, nonostante la palma (nera) vada a Torino, Padova e Frosinone, possiamo (tristemente) dire che da nord a sud la nostra bella penisola sia accomunata dall’ecologia (troppo spesso moribonda).

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