Persone maleducate in aereo

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Le persone maleducate in aereo continuano ad aumentare. Anche se spesso è vero che lo spazio a bordo è piccolo e angusto, ciò non giustifica tutta una serie di comportamenti che invadono gli spazi altrui e ledono la libertà dei vicini di viaggio. I classici atteggiamenti fastidiosi adottati da molti passeggeri sono mettere i piedi sul poggiatesta di fronte, scribacchiare o attaccare adesivi sui tavolini, sporcare i sedili con bibite e cibo, insozzare i servizi igienici e molto altro ancora.

D’ora in poi, tutti i passeggeri maleducati dovranno stare attenti, perché è nata una nuova moda, quella di fotografare tutte le malefatte e pubblicarle online sui vari social network.

E considerata la crescente diffusione di tali immagini, che colgono i passeggeri sul (mis)fatto, è nata su facebook ‘Passenger Shaming’, una pagina che raccoglie tutte le prove, grazie al prezioso contributo degli utenti dei vari social e delle assistenti di volo che, stanche di tutto quello che sono costrette a subire, immortalano scempi d’alta quota, nel totale anonimato.

Non è poi così male l’idea di svergognare i passeggeri, tramite una diffusione di massa delle loro malefatte, anche perché a rincarare la dose, solitamente, sono gli innumerevoli commenti che si accavallano sotto ad ogni foto.

Passenger Shaming diventa una sorta di gogna mediatica, una lapidazione virtuale di coloro che si comportano incivilmente tre metri sopra il cielo.

Nei numerosissimi scatti pubblicati finora, c’è chi si addormenta con la mano nei pantaloni, chi per ammazzare il tempo si taglia le unghie gettandole direttamente a terra, chi utilizza il tavolino estraibile del vicino come comodo poggiapiedi, chi usa il lavandino per far pipì, chi se ne va in giro comodamente in mutande, chi si accampa con valigie e coperte come se fosse in campeggio.

E nel caso di famiglie con bambini la situazione si complica ulteriormente: mamme che si attrezzano per il cambio pannolino direttamente a terra, altre che poi abbandonano i pannolini sporchi nella tasca dei sedili e poi ancora bambini che attaccano adesivi ovunque….ce n’è davvero per ogni (dis)gusto.

Nell’attesa di scoprire se la terapia d’urto della pubblicazione feroce online possa funzionare, curiosate nella fotogallery che trovate qui sopra….e rabbrividite pure!

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