Metrò del Mare a Napoli a rischio chiusura

Metrò del mare
Metrò del mare

Il Metrò del Mare che collega la baia di Napoli, il Cilento e il golfo di Salerno è in crisi e rischia la cancellazione: il servizio che da oltre 10 anni fa da metropolitana marittima in uno degli scenari italiani più belli ha le casse che piangono e mancano i soldi per andare avanti.

Il Metrò del Mare funziona da aprile a settembre: tocca oltre 20 porti della costa della Campania, collegando tra gli altri Napoli, Capri, Positano, Amalfi, Palinuro, Sapri e Acciaroli, ovvero tutte le mete più turistiche della zona grazie a una flotta composta da una dozzina di unità veloci che percorrono 16 rotte.

Il servizio di Metrò del Mare è un’operazione pubblico-privata gestita da un consorzio di armatori tra cui Snav, Alilauro, Gruson e Libera Navigazione del Golfo: la regione Campania ha sostenuto il progetto finanziandolo con 50 milioni di euro tra il 2001 e il 2009, di cui il 70% proveniente da fondi europei.

Giusto per darvi un’idea dell’utilità del Metrò del Mare, le statistiche parlano di 70mila auto in meno che in questi anni si sono spostate lungo la costa, proprio grazie all’istituzione del servizio di traghetti: il che significa 440 tonnellate di emissioni di CO2 in meno nell’aria.

Ogni anno, sono circa 300mila i passeggeri che per spostarsi al mare in Campania approfittano del Metrò: una cifra non da poco, che lascia perplessi sull’ipotesi che possa venir chiuso un servizio del genere.

La Regione però non riesce più a finanziare il servizio e il rischio è che gli aliscafi possano fermarsi proprio prima di Pasqua, quando la stagione turistica ha un picco: in concomitanza, potrebbero esserci un aumento delle tariffe e un taglio delle corse previste, giusto per far contenti i visitatori.

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