Isole Aran: l’Irlanda verde e incontaminata che non dimenticherete

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Custodite come diamanti tra le viscere dell’Oceano Atlantico, a soli cinquanta chilometri al largo di Galway, le isole Aran sono la parte più verde e incontaminata dell’Irlanda. Nell’aria volano le note di una lingua armonica e nel contempo ruvida: è il gaelico, l’antica lingua irlandese (parlata dai Celti), ancora oggi utilizzata a Inishmore, la più grande delle tre isole. Una leggenda narra che un tempo, la baia era un grande lago, Loch Lurgan; quando le sue rive si sono erose, sono rimaste le tre isole Aran, a far da barriera all’impetuosità dell’Oceano Atlantico. Nella realtà, sono un’area dell’altopiano calcareo del Burren, emersa dalle acque.

Inishmore

Inishmore, come accennato poc’anzi, è la più grande delle tre isole e visitandola vi sembrerà di fare un tuffo nel passato. La lingua ufficiale è l’unica conosciuta dagli anziani (per mantenerla viva, a scuola vengono organizzate lezioni, corsi di aggiornamento e persino la messa viene detta in gaelico). L’isola è incontaminata e conserva il verde più verde d’Irlanda. Gli abitanti sono circa ottocento, tuttavia Kirlonan è l’unico centro abitato. Si tratta di persone ospitali che salutano solitamente alzando tre dita della mano, come facevano nel passato i monaci che si erano rifugiati in questo luogo in cerca di silenzio.

E qui, ancora oggi, regna un silenzio assoluto, le auto non esistono e nemmeno vi si possono condurre: è possibile infatti muoversi esclusivamente a piedi, in bici oppure a cavallo.

Oltre che per la pace estatica, quest’isola sperduta nell’Oceano Atlantico vi rimarrà nel cuore per i caratteristici muretti costruiti con intrecci di pietre, realizzati nell’antichità per proteggere le coltivazioni dai forti venti. Passeggiando per questo labirinto di pietra (qui troverete addirittura 12 chilometri di muretti, su un’isola lunga 14.5 chilometri), costruito con la stessa cura con cui si realizza un ricamo, potrete attraversare l’intera isola, ammirandone le principali bellezze.

Ad un tratto vi troverete dinanzi ad una fortezza in pietra chiamata Dún Aenghus (nome che deriva da quello di un eroe della letteratura gaelica medievale), una delle meglio conservate d’Europa, situata a 100 metri d’altezza, a picco sul mare. E’ costruita con mura concentriche su una pianta a ferro di cavallo, aperta sullo strapiombo. Queste mura, secondo la gente del luogo, sarebbero in realtà cerchi fatati, in cui le fate si radunavano per danzare. E se per sbaglio qualcuno capitava in queste feste, rischiava di essere rapito.

A Inishmore si trovano anche i resti del complesso monastico Teampall Breachain: due chiese immerse tra croci e lapidi di un cimitero, che raccoglieva gli uomini scomparsi in mare.

Non dimenticatevi poi di fermarvi all’Aran Sweater Market & Museum, dove troverete la lana ecrù pura, non tinta, dal forte odore, utilizzata per realizzare il tradizionale Aran Sweater, il caldo maglione che porta il nome di queste isole. Viene realizzato con diverse fantasie, a nido d’ape, a scala, a diamante, ad albero della vita: ogni punto utilizzato ha un significato simbolico e spesso trae ispirazione dai nodi utilizzati dai pescatori per legare le barche. Pensate, in un tempo lontanissimo, ogni trama rappresentava una famiglia e in caso di naufragio, un cadavere poteva essere riconosciuto anche dopo molti giorni, proprio grazie all’intreccio del suo maglione!

Infine, sul calar della sera, è d’obbligo una tappa ad uno dei pub dell’isola, dove potrete respirare a pieno l’autentica atmosfera irlandese: tanta musica, gaelico e Guinness a volontà.

Inishmaan

Inishmaan è l’isola centrale: nonostante sia la seconda per grandezza, è la meno popolata delle tre, con solo 187 abitanti. La struttura geologica è la medesima delle isole vicine, infatti è costituita da un territorio calcareo simile a quello del Burren, nella contea di Clare, dal quale dista pochi chilometri e da cui partono i traghetti per le isole. Di fatto è meno turistica di Inishmore e Inisheer, per via della sua posizione centrale e per la scarsa densità di popolazione, tuttavia questo la rende ancora più tranquilla e pura.

Inisheer

Infine Inisheer è la più piccola per dimensione delle tre isole Aran e conta 262 abitanti. E’ la più vicina alla terraferma ed è rivestita da enormi distese di verde, costellate dai tradizionali muretti in pietra. Anche qui vi sono alcune strutture risalenti al Medioevo, come il castello O’Brien, situato in cima alla parte più alta dell’isola; non mancano alcuni ruderi di chiese, tra le quali degna di nota è quella costruita sulla spiaggia, dissotterrata ogni anno dagli abitanti dell’isola, poiché il pavimento è ben sotto il livello del mare.

Tutte le isole sono raggiunte quotidianamente (salvo condizioni atmosferiche troppo sfavorevoli) dal servizio di traghetti Aran Island Ferries. Attenzione! Purtroppo l’oceano non è mai sufficientemente calmo da garantire un trasporto tranquillo, quindi se soffrite il mare, forse non è il caso che vi avventuriate!

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