Indonesia: quando andare, clima e cosa vedere tra le isole tropicali intorno all’equatore

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Destinazione Indonesia: ecco quando andare, il clima e cosa vedere in questo esotico ed affascinante stato insulare composto da più di 17.000 isole che si estendono dall’Asia verso l’Oceano Pacifico, arrivando a confinare con la Papua Nuova Guinea; di questa enorme quantità di isole situate intorno all’equatore, moltissime sono disabitate, ma molte altre sono abitate da più di 300 etnie che parlano 365 lingue e dialetti diversi. Questa realtà così multietnica e complessa è resa ancora più suggestiva dalle bellezze naturali che dominano i paesaggi dell’Indonesia, tra fittissime e verdi foreste popolate da una fauna di grande varietà, e spiagge bianche tropicali bagnate da un mare cristallino; inoltre, la grande varietà culturale si può ammirare nei numerosissimi templi presenti sulle isole. Innanzitutto, è indispensabile pianificare le date del viaggio: la stagione secca, che va da maggio a ottobre, è il periodo migliore per visitare ogni parte dell’Indonesia.

Il clima dell’Indonesia è un clima equatoriale, cioè caldo, umido e con frequenti precipitazioni presenti tutto l’anno: durante la stagione delle piogge, che va indicativamente da novembre ad aprile, è possibile comunque visitare gran parte delle isole, ma le precipitazioni possono diventare troppo abbondanti e limitare l’accesso alle zone più interne. Una curiosità è che trovandosi in prossimità dell’equatore, in Indonesia il giorno dura per 12 ore tutto l’anno, e le temperature oscillano tra i 22°C di minima e i 32°C di massima. Nello scegliere il periodo in cui andare in Indonesia si deve tenere conto anche delle numerose festività che si tengono durante tutto l’arco dell’anno: tra le più celebri ricordiamo il Capodanno caka balinese, tra marzo e aprile, la festa di Galungan, sempre a Bali, e le processioni che si tengono sull’isola di Larantuka in occasione della Pasqua.

Una volta deciso quando andare in Indonesia, tra le mete irrinunciabili ci sono le tre isole principali di Java, Sumatra e Bali: Java è il centro politico ed economico del paese, e nonostante sia una piccola isola qui vive più della metà della popolazione indonesiana; tra le bellezze dell’isola ci sono bellissime spiagge bianche, imponenti vulcani e grandiosi templi, come quello di Borobudur. Sumatra è invece ricca di una natura selvaggia e incontaminata dove vivono in libertà moltissime specie di animali, mentre Bali è famosa per le sue risaie, le sue spiagge bianche, i suoi templi, come quello di Tanah Lot, e i suoi vulcani. Un’altra isola imperdibile è Lombok, con le sue spiagge tranquille e poco frequentate e le sue campagne, mentre se siete appassionati di animali dovete recarvi sulle isolette di Komodo e Rinca, dove si possono ammirare i bizzarri draghi di Komodo.

Per chi è in cerca di forti emozioni, l’isola di Irian Jaya è una delle ultime regioni selvagge rimaste al mondo, dove vale la pena andare nonostante la fatica del viaggio anche solo per ammirare i paesaggi meravigliosi dei ghiacciai equatoriali, delle foreste di mangrovie, della giungla verdeggiante e delle montagne innevate. Le isole dell’arcipelago di Maluku ricordano invece un po’ la Polinesia con le loro spiagge bianchissime, i loro villaggi immersi tra le palme, gli uccelli esotici e il mare cristallino dove si può praticare lo snorkeling, e tutto questo non è ancora stato intaccato dal turismo di massa. Allora, cosa aspettate a partire?

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