Giappone: tutti pazzi per il Festival Onbashira

[galleria id=”4411″]

Aggiornamento 27/05/10: è disponibile il video.

Ogni 6 anni, nella zona di Nagano in Giappone, si tiene l’ Onbashira Festival, la leggenda dice che questo evento esiste da 1200 anni. Fra pericolo e tradizione, in Giappone sono tutti pazzi per questa manifestazione.

Onbashira, tradotto letteralmente significa colonne sacre, è una tradizione giapponese che simboleggia il rinnovamento del Grande Santuario Suwa. Il Festival, che ha luogo ogni 6 anni, si suddivide in due fasi: la prima si tiene in aprile e viene chiamata Yamadashi, la seconda invece è in maggio, la Satobiki.

La prima parte dell’operazione, Yamadashi consiste nel tagliare alcuni abeti giapponesi e ricavarne 16 tronchi di circa sedici metri di lunghezza e un metro di diametro con un peso che arriva fino a dodici tonnellate.
In seguito devono essere trasporti giù dalla collina fino ad arrivare al Santuario di Suwa, questo particolare attimo viene chiamato Ki-otoshi ed è uno dei momenti più pericolosi e spettacolari del festival, in cui centinaia di uomini attraverso un gioco di corde, si arrampicano sui pesanti tronchi e li trascinano per almeno 10 km giù dalla collina. Ci vogliono tre giorni per compiere la missione ed arrivare al santuario.
Migliaia di giapponesi e turisti si assemblano lungo il percorso e restano con il fiato sospeso nel guardare i coraggiosi cavalieri faticare nell’eseguire il trasporto dei pesanti pali. Uno spettacolo da non perdere!
La seconda parte del festival che si svolge a maggio, Satobiki, consiste nel posizionare i tronchi negli angoli dei quattro edifici che compongono il Grande Santuario di Suwa. Con l’utilizzo di corde le squadre devono posizionare verticalmente i tronchi, è un altro dei momenti più pericolosi del festival, pensate che nell’edizione di quest’anno un uomo è rimasto schiacciato da un tronco che lo colpì alla testa.
Pericolo e tradizione sono gli ingredienti di questo festival davvero emozionante.
E’ proprio il caso di dirlo: festival curiosi in Giappone proprio non mancano!

Impostazioni privacy