Dove andare per il ponte del 2 giugno in Italia? 3 itinerari alternativi

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Castel San Vincenzo

Non vedete l’ora di staccare dal lavoro, ma non avete ancora deciso dove andare per il ponte del 2 giugno? In Italia, senza dover sempre pensare necessariamente di andare oltre confine, ci sono così tante possibilità di viaggio, che si tratta soltanto di individuare quella che meglio risponde ai vostri gusti. Noi, vogliamo proporvi qualcosa di diverso, tre itinerari alternativi, per sfuggire alle classiche mete da weekend primaverile e per godere di aspetti del nostro Bel Paese che non tutti conoscono. Pronti a partire?[/multipage]

[multipage]Ponte del 2 giugno: tour medievale in Umbria

Todi

Non avete la minima intenzione di finire in un classico posto turistico super affollato? Siete amanti dell’arte e della storia? Allora questa è certamente la soluzione che fa al caso vostro: tour dei borghi medievali dell’Umbria. Anche se quello del 2 giugno è senza dubbio un ponte lungo, 4 giorni per visitare tutti i borghi medievali dell’Umbria non sono poi molti. Noi quindi vogliamo indicarvi i più interessanti, a voi poi la scelta finale, in base anche alle vostre esigenze. L’Umbria, regione situata nell’utero dell’Italia, è ricca di storia e tradizioni antiche. In passato era annesso allo Stato Pontificio, fatto che ha notevolmente contribuito a dar vita al tradizionale stile medioevale della regione. Tra i suoi numerosi gioielli architettonici, vicino a Perugia, tra le colline, si trova Corciano, che fa parte dell’associazione dei borghi più belli d’Italia. Tra le sue vie in pietra, vale la pena vedere con la chiesa di Santa Maria Assunta e il campanile; le mura di cinta; le torri di Corciano; il palazzo municipale risalente al XVI secolo, e il palazzo del Capitano del Popolo. 

Sempre in provincia di Perugia, troviamo Bevagna, un piccolo borgo conosciuto soprattutto per la produzione artigianale di tele pregiate. Da non perdere anche il Museo Civico di Bevagna, che custodisce una collezione di opere d’arte provenienti dalle chiese della città e del territorio. 

Borgo Norcia è assolutamente da vedere: questo incantevole borgo umbro è stato inserito nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E’ famoso oltreché per le sue bellezze architettoniche e per il contesto paesaggistico in cui è inserito, anche per la qualità dei suoi prodotti alimentari, come il Prosciutto di Norcia IGP e il tartufo. Qui, oltre a degustare prelibatezze locali, visitate la Basilica di San Benedetto; il monumento a San Benedetto da Norcia; il portico delle Misure; la Cattedrale di Santa Maria Argentea; la Chiesa di Sant’Agostino del XIV secolo e la cinta muraria medievale. 

Un’altro borgo imperdibile è Gubbio, il paese di San Francesco. Qui, ogni angolo ha qualcosa da offrirvi: ve ne andrete con gli occhi ricolmi di cose da ricordare. Tra gli highlights, troviamo il Palazzo dei Consoli, oggi trasformato nella sede del museo civico, dove potrete scoprire antichi reperti archeologici umbri, una collezione numismatica ed una pinacoteca; la chiesa di San Francesco, il Duomo di Gubbio; la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo; e infine il teatro romano. 

Situato sulla cima di un colle alto 411 metri, troviamo invece Todi: qui degna di nota è la triplice cinta muraria, rispettivamente di origine etrusca, romana e medievale. Fate una passeggiata nella storica piazza del popolo, poi visitate il Duomo dell’Annunziata, una delle chiese più importanti di tutta l’Umbria; i vari palazzi; il museo civico di Todi e il Tempio della Consolazione. 

Se non l’avete già vista andate alla scoperta di Assisi, dove nacquero e morirono due dei Santi più venerati in Italia: San Francesco e Santa Chiara. Proprio per questo motivo, Assisi è visitata ogni anno, non solo dai turisti, ma anche da milioni di pellegrini.

E poi se ancora avete forza e coraggio, oltreché tempo, avventuratevi alla scoperta di Borgo Montefalco e Bettona.[/multipage]

[multipage]Ponte del 2 giugno: tour enogastronomico dei Colli Euganei

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Nella pianura veneta centrale, a pochi chilometri da Padova, sorgono ‘isolati come scogli nel mare’ i Colli Euganei: da qualsiasi parte si arrivi infatti, svettano all’improvviso dalla linea retta della pianura. Qui potrete ammirare meravigliosi angoli di natura incontaminata e un ricco patrimonio di biodiversità: è proprio sui Colli Euganei che nasce infatti il primo Parco Regionale del veneto. 

Sono luoghi perfetti per chi ama passeggiare nel verde, a contatto con la natura, ma anche per chi è appassionato di enogastronomia, del resto cosa c’è di meglio che stancarsi camminando per poi aver il pretesto di potersi abbandonare ai piaceri della tavola? Pronti dunque ad affrontare la via del vino dei Colli Euganei? 

Qui potrete ammirare più di dieci borghi storici, il Castello Medievale di San Martino e il Museo del Fiume Bacchiglione, il Castello di Valbona, l’Abbazia di Praglia, il Museo Geopaleontologico, il Museo Nazionale Atestino, il Duomo di Santa Tecla, Villa Beatrice d’Este e il Museo Naturalistico, Villa Pisani, Castello Cini, Villa Duodo, la Grotta termale naturale, Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani, il Museo della Navigazione Fluviale, il Castello del Catajo, la Casa delle Farfalle, il Museo Internazionale del Vetro d’Arte e delle Terme, il Monastero San Daniele, Villa dei Vescovi, l’Eremo del Rua, l’Anello dei Colli Euganei e il Sentiero del Monte Venda. 

E tra un castello e un museo, potrete gustare Fior d’Arancio D.O.C.G., Rossi e Bianchi dei Colli Euganei (Cabernet Sauvignon, Merlot, Raboso, Marzemino, Corbinello e Novello, Bianco dei Colli Euganei e molti altri ancora), e poi ancora miele, olio extravergine d’oliva, ciliegie e liquore Maraschino.[/multipage]

[multipage]Ponte del 2 giugno: tour dei luoghi abbandonati della Liguria

Balestrino

Amate il clima della Liguria, ma non volete ritrovarvi sulle spiagge, appena rimesse a nuovo dopo l’inverno, tra la folla scalpitante per le prime giornate di sole? Allora perché rinunciare del tutto alla Liguria, quando è possibile visitarla sotto un’altra veste? Se siete anche appassionati del lato oscuro della vita, seguite in nostro breve itinerario a caccia di luoghi abbandonati tra le fitte fronde dell’entroterra ligure. Partite da Genova, visitando il borgo medievale di Canate, risalente al XII secolo. Per scoprirlo dovrete salire a 600 metri d’altezza: alla fine degli anni ’40, qui vivevano circa 150 persone, ma solo dieci anni dopo, ha subito un vero e proprio esodo di massa, che l’ha portato al totale spopolamento. Oggi è un autentico borgo fantasma, in cui molte delle case e degli edifici sono ancora in discrete condizioni. Spostatevi poi a Portofino, dove oltre a visitare il graziosissimo centro storico e magari anche il lungomare, nelle ore meno affollate, potrete avventurarvi alla scoperta dei suoi boschi, dove si nascondono tra la fitta vegetazione antichi mulini, alcuni restaurati, altri in totale stato di abbandono. Vi troverete a giocare una vera e propria caccia al tesoro, perché i mulini abbandonati sono ben nascosti! Infine, tra Loano e Toirano, è custodito il borgo fantasma di Balestrino, che fu totalmente abbandonano per gravi problemi idrogeologici. E’ un luogo magico, tra il gotico e il fantasy, non a caso qui è stato girato il film fantasy Inkheart.[/multipage]

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