Dove andare in vacanza a fine estate? Nelle isole da esilio, ovvio

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Dove andare in vacanza a fine estate? Settembre e ottobre sono mesi bellissimi per viaggiare: poca folla, prezzi più bassi, maggiori possibilità di entrare in contatto con la gente del posto e godersi i ritmi lenti da vacanza, giornate ancora lunghe e calde ma senza la tipica afa di luglio e agosto.
Vi abbiamo già consigliato dove andare in vacanza a ottobre, ma Trivago ha pensato bene di fare una proposta decisamente alternativa e particolare per chi ha ancora giorni di ferie a disposizione e vuole investirli in una vacanza memorabile, magari sulle orme della storia, da quella antica ai tempi più recenti.

Se le offerte al mare per settembre non vi soddisfano, siete pronti a seguire i personaggi storici nelle isole dove hanno trascorso l’esilio?

L’esilio di Napoleone Bonaparte, quello di Ugo Foscolo, Mussoli, Seneca, l’esilio del poeta cileno Pablo Neruda o dello scrittore russo Maksim Gorkij: di esempi ce ne sono tantissimi e se per alcuni l’esilio fu forzato per altri fu una scelta volontaria. Allora facciamo un giro del mondo, passando per l’Italia naturalmente, ma anche la Polinesia francese, la Grecia, la Spagna, la Svezia.

Partiamo dall’Italia, che ha molte isole una più bella dell’altra: la più famosa sulla questione esilio è senza dubbio l’Isola d’Elba, dove venne isolato l’imperatore francese Napoleone Bonaparte nel 1814. Ci rimase poco però, soltanto 10 mesi, perchè riuscì a fuggire, riorganizzare l’esercito, essere sconfitto definitivamente a Waterloo e andare a morire in esilio sull’Isola di Sant’Elena, decisamente più lontana rispetto all’Elba.

C’è poi l’Isola di Ponza, utilizzata come esilio fin dai tempi degli antichi Romani: il regime fascista ci mandava gli oppositori politici e i personaggi scomodi, finchè nel 1943 fu lo stesso Mussolini a finire qui da esiliato (solo per pochi giorni) prima di essere mandato alla Maddalena.

E che dire poi di Capri e Ischia, due tra le isole più belle d’Italia? Le due vicine isole sono state sede di esili illustri di scrittori: a Capri scelse di fuggire Maksim Gorkij, scrittore russo che anche dall’esilio non smise mai di sostenere gli ideali della rivoluzione. Anche Pablo Neruda, esiliato dal regime dittatoriale di Pinochet in Cile, nei suoi giri da esiliato passò per Capri e poi trascorse un po’ di tempo nella vicina Ischia (ma ‘Il Postino di Neruda‘ è stato girato nell’altrettanto vicina Procida).

Rimanendo in isole calde, il compositore polacco Chopin trascorse l’ultima parte della sua vita a Maiorca, nelle Isole Baleari, dove compose anche alcune delle sue romanze più famose. A Zacinto, in Grecia, nacque il poeta Ugo Foscolo, che dedicò poi un’ode alla sua terra natale sognando di tornarci (senza riuscirci). In Corsica fu esiliato Seneca nel 41 a.C., accusato di adulterio dall’imperatore Claudio, ma chi si spinse più lontano di tutti fu il pittore francese Gauguin, che si innamorò di Tahiti decidendo per un esilio volontario che diede nuovo impulso alla sua arte.

Spostandoci a nord, Victor Hugo passò invece 15 anni della sua vita a Guernsey, isoletta della Manica appartenente alla Gran Bretagna dove lo scrittore si ritirò nel 1851. E a Stoccolma, sull’isola di Lidingo, trovò rifugio il drammaturgo Bertold Brecht, in fuga dal nazismo che dilagava nella sua Germania.

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