Crisi delle partenze: quanti italiani vanno in vacanza?

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Quanti sono gli italiani ad andare in vacanza? La crisi non accenna a diminuire e taglia anche i viaggi. Secondo Federalberghi solo il 51,3% degli italiani farà la valigia.

Se la crisi continua a mettere sotto torchio l’ex italiano spendaccione, non mancano rimedi dell’ultima ora per affrontare vita e viaggi in maniera low, come lo swap vacanze per barattare i viaggi o il roadsharing per condividere le spese del viaggio, ma le vacanze continuano a essere rosicchiate dal fattore economico.

Un italiano su quattro non si muoverà per mancanza di soldi. Secondo Ferderalberghi parte o partirà per le vacanze il 51,3% degli italiani, mentre rimarrà a casa il 46,3% della popolazione, in forte crescita rispetto al 43,8% dell’estate 2009.

Nel 54,9% dei casi la motivazione appare legata a un fattore economico.

Da gennaio a giugno l’Istat ha rilevato incrementi significativi per l’ambito viaggi: dalle autostrade (+5,5%) alle ferrovie (+12,7%), benzine (+14,8%) e carburanti (+13,3%), a fronte di una diminuzione dei prezzi degli alberghi nazionali mediamente dell’1%. Secondo il il Presidente degli Albergatori italiani l’aspra situazione sancisce la nascita di una nuova malattia del nostro sistema economico: la povertà turistica.

La spesa media quest’anno passerà dai 710 euro del 2009 agli 853 euro di quest’estate con un incremento del 20% determinato dall’incremento delle notti (da 10 a 12) e dall’aumento dei costi del viaggio e degli spostamenti interni al Paese, come precisato da Federalberghi.

La vacanza estiva degli italiani è diretta a località marine: il 74,6% preferirà la spiaggia, mentre gli amanti della montagna salgono al 17,4% e gli appassionati dell’arte scendono all’1,9%, località dei laghi con l’1,9% di domanda e terme attestate con l’1,4% della domanda complessiva italiana.

Tra le tipologie di soggiorno, l’albergo rimane la scelta preferita dal 34,6% dei vacanzieri. Al secondo posto l’appartamento in affitto con il 14,3%, casa di proprietà con il 12,4%, la casa di parenti o amici con l’11,2%.

In crescita il villaggio turistico con l’8,1%, campeggio con il 7% e il segmento crocieristico che passa dallo 0,8% della domanda nazionale del 2009 all’1,3% di quest’anno, mentre calano residence con il 3,6%, bed&breakfast con il 2,1 e l’agriturismo con l’1,3%.

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