Chelsea Hotel di New York: in vendita il rifugio di musicisti e scrittori

Chelsea_Hotel
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Di hotel delle rockstar più famose del mondo sono piene le città, sia in Europa che in America: la nuova tendenza vede i cantanti di band famose investire i propri risparmi nell’apertura di alberghi studiati ad hoc per ospitare le star internazionali. Eppure, c’è un hotel il cui solo nome basta ad evocare le leggende del rock: stiamo parlando del Chelsea Hotel di New York.

Al Chelsea Hotel hanno abitato moltissime personalità che hanno fatto la storia della musica: creatività, anticonformismo, ricerca estetica, voglia di cambiare il mondo e spirito rivoluzionario erano la base comune degli artisti, poeti e musicisti che hanno fatto di questo hotel il centro nevralgico della propria vita. Tanto che anche l’ex presidente Bill Clinton decise, insieme alla moglie Hillary, di chiamare la figlia Chelsea in onore di questo punto di raccordo di personaggi famosi.
Ora purtroppo questo mitico hotel, che sorge nel cuore di Manhattan, subisce la stretta dei costi di manutenzione, diventati troppo onerosi: non bastano i continui viavai di fan che, nonostante ora non esista più, chiedono di vedere la camera numero 100, dove Sid Vicious, il bassista dei Sex Pistols, si svegliò la mattina del 12 ottobre 1978 trovando il corpo insanguinato di Nancy Spungen. Il Chelsea Hotel, attrazione fondamentale per centinaia di persone che vogliono visitare New York, era il rifugio di Madonna, che nella camera numero 822 invitò il pittore Basquiat, all’epoca decisamente più famoso di lei: anche Bob Dylan passò di qui, portandosi via il nome del poeta Dylan Thomas, morto alcolizzato proprio all’interno dell’hotel. E’ incredibile pensare che oggi esistono hotel di lusso dove i vip non possono entrare, mentre se provate a pensare al nome di un artista, uno scrittore o un musicista in voga negli anni Sessanta o Settanta, vi accorgerete che tutti sono passati attraverso l’ingresso di mattoncini rossi del Chelsea: Patty Smith, Leonard Cohen, Mark Twain, Thomas Wolfe, Sarah Bernhard, Andy Warhol, che qui ambientò il film ‘Chelsea Girl’.

sid_vicious
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Da ieri, il Chelsea Hotel, un mito vivente in calce e mattoni, è in vendita. Il manager Stanley Bard, dopo avere ceduto la gestione della hall, ha accolto le richieste degli altri azionisti, che vedono nel recupero dell’hotel una spesa troppo ingente visti i lavori di ristrutturazione di cui avrebbe bisogno.

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