Backpackers: viaggiare low cost, una filosofia di viaggio

Guide Routard
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Backpackers è una parola che si mormora tra treni, aerei e autostop: una tribù segreta che si conosce e riconosce, dove viaggiare low low cost è solo la punta dell’iceberg di una mentalità che diventa travel philosophy.

Viaggiare in tempo di crisi ha portato a soluzioni cheap tra ostelli e i sempre più numerosi voli low cost e persino il web offre molte occasioni per viaggiare low budget.

Ma, ormai da tantissimo tempo, c’è un modo di viaggiare all’insegna del low cost, che oltrepassa il concetto stesso di economicità per divenire una vera e propria filosofia di viaggio.

Una generazione come la Beat Generation di Jack Kerouac ha attraversato le sconfinate terre dell’America più selvaggia tra autostop e romanzi scritti on the road, creando una fusione tra letteratura, arte e viaggio che ha segnato un esempio unico. Libri come In Patagonia di Bruce Chatwin testimoniano l’inizio, o meglio la venuta alla luce, dei nomadi contemporanei: i nuovi nomadi votati ad un’esistenza all’insegna del viaggio.

Backpack in inglese si riferisce allo zaino, spesso di dimensioni super, che nei grandi magazzini si trova nel reparto dedicato al trekking, ma che gli adolescenti, tra brividi e l’emozione del primo acquisto, comperano per il primo interrail, una sorta di Grand Tour seicentesco calato nelle dimensioni attuali: il giro d’Europa, o mondiale, con il treno, da soli o con gli amici.
Sempre, in compagnia del fedele zaino.

I backpackers, i viaggiatori che si spostano con un grande zaino sulle spalle che contiene tutto il necessario per mesi di viaggio, diventano il simbolo di un percorrere il mondo nell’etica di un nomadismo contemporaneo: una tribù che, proprio grazie al pesante backpack, si conosce e riconosce, vivendo di scambi, passaparola, consigli e incontri improvvisi quanto fulminanti.

Anticonvenzionale, indipendente e rigorosamente non organizzato: viaggiare da backpackers diventa l’occasione per sperimentare una filosofia di vita.

E se le Guide Routard, oggi celebri in tutto il mondo, sono nate proprio pensando al moderno routard, il giramondo che percorre la vita con lo zaino sulle spalle, create negli anni Settanta in Francia da un hippie che credeva nelle possibilità di un viaggiare differente, possiamo a buon ragione dire che questa travel philosophy spazi su immensi quanto lungimiranti orizzonti.

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